Marco Masi
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Anche se il 57% dichiara di non conoscere la differenza tra FAD ed e-
learning, quanto alle modalità di svolgimento della formazione, il 76%
ritiene più utili le lezioni frontali, meglio se corredate da simulazioni ed
esperienze in azienda, la maggioranza ritiene poco utile la formazione
on-line se non per alcune lezioni teoriche da affiancare alle lezioni
frontali e valuta che potrebbero rappresentare una scorciatoia per
l’assolvimento dell’obbligo.
Il giudizio è quanto mai attendibile laddove si pensi che la metà del
campione esaminato, svolgendo anche le funzioni di responsabile del
servizio di prevenzione e protezione, è presumibile abbia seguito anche
corsi di aggiornamento on-line.
La Conferenza Stato-Regioni nell’Accordo del 26 gennaio 2006
aveva, infatti, previsto che i corsi quinquennali di aggiornamento per i
responsabili e per gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione
potessero essere effettuati anche con modalità di formazione a distanza.
In prossimità della scadenza del quinquennio utile per
l’aggiornamento dei coordinatori per la sicurezza, si è aperto il dibattito
sulla possibilità di ricorrere a tale metodologia. Le posizioni degli addetti
ai lavori sono essenzialmente di due tipi, restrittiva ed estensiva.
L’interpretazione prevalente è sicuramente nel senso che, nel silenzio
della normativa, tali corsi non possano essere organizzati con modalità
FAD o e-learning.
Eppure, con l’evoluzione della tecnologia non sembra opportuno
escludere a priori una tale possibilità.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, pur ritenendo che allo stato
attuale non si possa interpretare la norma in senso analogico rispetto ad
altre tipologie di corsi, ha proposto un interpello alla specifica
Commissione di cui all’art. 12 del d.lgs. 81/08 nella convinzione “che,
pur con le necessarie cautele e regole tecniche, la formazione a distanza
sia destinata a diventare la modalità ordinaria per i corsi di
aggiornamento, a prescindere dal settore di riferimento (RSPP piuttosto
che coordinatore per la sicurezza)”.
Il più recente Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 nel
regolamentare la formazione dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti ha
dovuto prendere atto del superamento del modello tradizionale di
formazione in aula a favore della formazione a distanza, o meglio di una
formazione a distanza di terza generazione, consentendola
esclusivamente per i moduli 1 (Normativo) e 2 (Gestionale) dei corsi di