Q2, 2014 - Editoriale
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anche solo considerando l’attenzione che si sta ponendo ovunque in merito
alla verifica del possesso dei requisiti di legge da parte dei docenti e,
quindi, alla ricerca di un miglioramento dei profili professionali e delle
conoscenze di chi svolge la funzione di docente nei corsi di formazione in
materia di salute e sicurezza. Tale scenario appare come significativo,
anche nella direzione che ormai da anni la più attenta giurisprudenza (i cui
principi fondanti sono assai lucidamente esposti dal Professor Lepore nel
suo intervento) impone: assicurare l’effettività della formazione, che deve
essere idonea a modificare i comportamenti dei discenti, rendendoli
maggiormente “sicuri”.
Ad avallo di quanto esposto questo Quaderno si muove, dunque,
nell’unica logica che possa definirsi davvero moderna nel campo della
formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ovvero quella che
impone l’abbandono di una visione formale e burocratica dell’obbligo
aziendale a favore di un’attività formativa che risulti una vera e propria
misura di prevenzione, legata a doppio filo alla informazione e
all’addestramento; tutte attività strettamente legate alla formazione sin
dalla valutazione dei rischi.
AiFOS ha, di conseguenza, chiesto a ciascuno degli illustri relatori che
hanno accettato l’invito di scrivere sul presente Quaderno di approfondire
non tanto la formazione quale è stata sinora, ma al fine di illustrare –
ciascuno per la propria parte – quella che dovrebbe essere o che sarà.
Questa illustrazione è stata realizzata muovendo dal dato più giuridico –
per quanto anche legato a situazioni giudiziali particolari, tali da riguardare
la responsabilità del soggetto formatore (vd. contributo di Dubini)
investito di funzioni prevenzionistiche – per passare a quello più operativo
e futuristico (come realizzare in concreto una attività formativa davvero
efficace e quali strumenti utilizzare in luogo di altri da abbandonare, vd.
gli articoli sulla Form-Azione) finendo per interrogarsi (vd. contributi di
Vitale e Naviglio) su come organizzare e gestire (anche da parte della
stessa AiFOS) l’attività di docenti specializzati e competenti. Non è
mancata, peraltro, la volontà di toccare e sviluppare temi innovativi quali
la certificazione delle competenze dei docenti, anche nell’ottica di un
soggetto certificatore come ACCREDIA, (com’è riportato nell’articolo a
firma di Bianconi) e l’importanza del contributo progettuale – prima
ancora che operativo – del docente perché le ore di formazione siano non
solo coerenti con il dettato normativo ma anche con quanto richiesto dalla