Lorenzo Fantini
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giurisprudenza in termini di mutamento dei comportamenti dei soggetti
formati
Con i contributi di seguito presentati non ci si illude, certamente, di
voler trattare ed analizzare tutti gli ambiti relativi alla tematica della
formazione; tuttavia, ci si è proposti l’obiettivo di porre le basi per una
costruttiva discussione su di essi, se non, addirittura, di dare un utile
supporto a possibili proposte di integrazione del “decreto qualificazione
formatori”.
La diversità degli approcci e delle argomentazioni sviluppate ha
trovato, poi, un valore aggiunto nella precisa scelta di adottare linguaggi
diversi nei differenti interventi, che utilizzano la comunicazione “tipica”
di coloro che svolgono, di volta in volta, attività di valutazione giuridica
dei temi in discussione, progettazione ed erogazione della formazione,
nonché valutazione in sede ispettiva della medesima, nella speranza di
fornire al lettore un volume di supporto nel quotidiano (e laborioso) lavoro
da svolgere per garantire una sempre più attenta trattazione della
disciplina.
Non potevo chiudere questo editoriale senza un omaggio a un vero e
proprio protagonista della salute e sicurezza in Italia negli ultimi
trent’anni, scomparso improvvisamente proprio mentre questo
Quaderno andava in stampa.
A Rino Pavanello non solo chi scrive ma tutta l’AiFOS porge un
ringraziamento ed un saluto, per tutto quanto ha fatto per la
promozione della salute e sicurezza sul lavoro, per gli insegnamenti e,
soprattutto, per la passione che traspariva dal suo agire e che, un poco,
ci ha contagiati.